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Dott.ssa Chiara Ghizzardi

Il gruppo dei pari. Quando si può parlare di Bullismo



Devo ammettere che da terapeuta e soprattutto da mamma questa questione mi allarma e mi preoccupa molto. La cosa però che mi fa riflettere è: saranno davvero così diversi questi tempi da quelli in cui siamo cresciuti noi? Davvero il fenomeno bullismo è in costante aumento?

Non ho un dato oggettivo alla mano, ma penso a cosa tutto questo comporta. Viviamo ogni giorno cercando di etichettare e definire tutto: questo è il bullo, questa è la vittima. Sembra quasi che riconoscere la categoria di appartenenza sia già di per sé un buon risultato, una rassicurazione. Di certo l'apparenza inganna: il bullo così sicuro di sé, in realtà necessita di sottomettere l'altro per poter essere riconosciuto tale, ciò evidenzia la sua dipendenza dall'altro per potersi sentire sicuro di sé. (A questo punto mi sto già ricredendo sul fatto che il bullo sia davvero in una posizione di vantaggio...) Dall'altra parte la vittima, che pure si mette in una posizione in cui subisce vessazioni e maltrattamenti, si schiera in una situazione di passività in cui per lo più si lamenta e si crogiola alla ricerca di soluzioni, che difficilmente attuerà.

Così queste riflessioni superficiali mi fanno pensare che l'etichetta va attribuita per poi rivalutarla immediatamente dopo, nel tentativo di ampliare la visione della persona, di coglierne il malessere, il disagio e la difficoltà sia essa bullo o vittima.

Forse quello che dovremmo insegnare alle nuove generazioni di oggi (e magari anche a noi) è di imparare a relazionarsi agli altri ponendosi in una posizione alla pari, in analisi transazionale diremmo IO SONO OK- TU SEI OK. Dovremmo insegnarli a riconoscersi e accettarsi per le proprie qualità e caratteristiche distintive che dipendono da loro stessi e non dal confronto con l'altro, che far parte di un gruppo non vuol dire uniformarsi, ma sfruttare ed evidenziare i propri aspetti di unicità.



Durante l'incontro MARTEDÌ 21 FEBBRAIO ORE 20:30 DA ORSO PILOTA amplieremo la visuale e la consapevolezza di questo fenomeno andando a sottolineare anche gli aspetti di crescita e normalità legati a conflitti tra pari. Cercheremo di andare oltre la specifica etichetta, per capire i bisogni e le fatiche che emergono nelle relazioni.

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